Raffaella scopre la vela quando è poco più che una bambina: vento, libertà, bellezza; parentesi spensierate nella vita di studentessa che le pare angusta. Poi diventa una donna, lavora in uciò, sostiene l’azienda di famiglia, ma non smette di sognare il mare. Fino a che non trova il coraggio di comprare la barca a vela Obiwan, lasciare tutto e partire. È l’inizio di un’avventura, che condivide con il compagno Giovanni. Dalla Grecia alla Colombia, da Panama alla Polinesia Francese, dopo due traversate oceaniche e diversi mesi di navigazione, Raffaella rimane scalza, spettinata e abbronzata, come ha sempre sognato di vivere.
Grazie alle sue esperienze, dimostra che i tuffidall’alto, nella vita, sono sospensioni necessarie prima di raggiungere la felicità.