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Rosella Postorino

BIOGRAFIA

Rosella Postorino
ROSELLA POSTORINO è una scrittrice italiana. Cresciuta a San Lorenzo al mare (IM), vive a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula (Ragazze che dovresti conoscere, Einaudi Stile libero 2004), ha poi pubblicato alcuni racconti e un saggio di critica letteraria, Malati di intelligenza (nell’antologia Duras mon amour 3, Lindau 2003). Il suo primo romanzo, La stanza di sopra, uscito a febbraio 2007 per Neri Pozza Bloom, è entrato nella rosa dei tredici finalisti del Premio Strega e ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima e il Premio Città di Santa Marinella. Tra le sue collaborazioni: la Repubblica e Rolling Stone. Ha pubblicato inoltre L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011) e Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018; Premio Campiello, Rapallo, Pozzale Luigi Russo, Vigevano Lucio Mastronardi, Chianti, Wondy, Sogna Lib(e)ro e, in Francia, Prix Jean Monnet; Libro dell’anno per i gruppi di lettura di Fahrenheit Radio Tre). È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015). Nel 2019 esce Tutti giù per aria, edito Salani. Sempre con Salani pubblica nel 2022 Io, mio padre e le formiche. Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani. Nel 2023 esce per Feltrinelli il romanzo Mi limitavo ad amare te, candidato al Premio Strega. Nel 2024 pubblica per Solferino il memoir Nei nervi e nel cuore. Memoriale per il presente.

LIBRI

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UN FRATELLINO
STORIA DI NANNI E DI MARIO

Rosella Postorino - Un fratellino

Mario vorrebbe un fratellino per insegnargli a sputare la carne nel tovagliolo e nasconderla in tasca senza farsi beccare, per infilarsi nel suo letto dopo un brutto sogno, per imparare finalmente a nuotare, insieme. Ogni volta che glielo chiede però mamma mette sempre su una faccia triste e papà dice che certe domande non si fanno. E allora niente? Be’, non proprio. Perché un nuovo arrivato c’è eccome. Si chiama Nanni, è goffo e rotondetto, a chiazze di troppi colori, e soprattutto è un cane. Al canile era solitario e malmostoso, ora invece gli piace rubare polpette e calzini, annusare sederi per strada, ululare di gioia e dormire con Mario. Nanni è con lui ormai da molti mesi quando il desiderio di Mario si avvera. Sta per arrivare un nuovo membro della famiglia, uno senza la coda e quel cespuglio puzzone di peli arruffati. Tutti si concentrano su quest’attesa, e Nanni teme di rimanere di nuovo solo… come un cane. Ancora non sa che l’amore non si dimezza, ma si moltiplica. Una luminosa storia sul bisogno che chiunque ha di sentirsi amato. Anche un buffo cagnolino con i sensi di colpa, che tra una scarpa rosicchiata e un assalto ai biscottini ci rivela qualcosa di noi. Dei nostri desideri e delle nostre paure, della forza infrangibile dei nostri legami. 

MI LIMITAVO AD AMARE TE

Rosella Postorino - Mi limitavo ad amare te
Con la sua scrittura precisa eppure incandescente, Rosella Postorino rivela che è impossibile essere figli, e genitori, senza tradire chi amiamo di più. E ancora una volta ci costringe a interrogarci sull’“inconveniente di essere nati”.

Si esiste interi solo prima di nascere. Ma quello strappo è la vita. Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Solo Nada lo calma: con i suoi occhi celesti, è per Omar un desiderio. Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar sono bambini nella primavera del 1992, a Sarajevo. Per allontanarli dalla guerra, una mattina un pullman li porta via contro la loro volontà. In viaggio per l’Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Ispirato a una storia vera, Mi limitavo ad amare te è un romanzo familiare, di formazione, di guerra e d’amore, che si colloca a pieno titolo nella tradizione del grande romanzo europeo. Una narrazione di ampio respiro, che copre vent’anni e che, raccontando un pezzo della Storia recente, illumina a giorno la nostra epoca. Una mappa di separazioni e legami indissolubili, di violenza e tenerezza.

NEI NERVI E NEL CUORE

Rosella Postorino - Nei nervi e nel cuore
Con l’impeto dell’analisi e il rigore dell’empatia, Rosella Postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia, le aspirazioni e le difficoltà delle donne, la vulnerabilità dei corpi, le ingiustizie che abitano la Terra, i dilemmi etici della contemporaneità, e la fede assoluta nella letteratura. Racconta lo sconcerto, l’abisso, la tenerezza di essere umani. «È faticoso provare a cambiare la traiettoria di un destino, è da perderci il sonno.» Proprio quel tentativo è al centro di questo libro: un diario pubblico, nel quale l’apprendistato alla vita è sempre incespicante, come per chiunque. L’inizio è l’infanzia, il tempo che fonda l’esperienza di ognuno di noi e in cui, come scriveva Cesare Pavese, «nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore». L’infanzia di Rosella Postorino è stata segnata da uno sradicamento, e il suo sentirsi estranea, diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. Così, in queste pagine, è continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva, perché in fondo le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o sé stessi. Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella Storia.

TUTTI GIÙ PER ARIA

Rosella Postorino - Tutti giù per aria
Tina non sa cosa le è saltato in mente quel pomeriggio, quando ha accettato di giocare a pallavolo con i compagni. Di solito fa solo le cose che sa fare bene, perché ha sempre paura di sbagliare. Gli altri bambini la chiamano ‘perfettina’ e non la trovano molto divertente: la perfezione non ha mai fatto ridere nessuno! La palla cadrà nel fiume, Tina per riprenderla precipiterà giù da una cascata e da qui tutto avrà inizio. Recuperata da un’enorme signora-mongolfiera, viene portata in volo fino a uno strano paese, pieno di personaggi strampalati, quel giorno in festa per la Fiera degli Scarti e l’annuale Caccia al Tesoro. Chi arriverà primo? Ma soprattutto, cosa vinceranno gli altri? Perché, quando si gioca insieme, nessuno perde mai.

LE ASSAGGIATRICI

Rosella Postorino - Le assaggiatrici
Libro da cui è tratto il film Le Assaggiatrici di Silvio Soldini.

La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura”, dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato. Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.