INCONTRI CON GLI AUTORI
FESTIVAL, INCONTRI PER LA CITTADINANZA CON COMUNI E ASSOCIAZIONI
Organizziamo eventi istituzionali di interesse per la comunità con il Patrocinio di Istituzioni, Comuni, Enti e Associazioni.
Ci occupiamo di cultura a 360 gradi con i protagonisti del mondo della letteratura del cinema, della musica e del teatro, per gli studenti e la cittadinanza.
Abbiamo proposte selezionate per organizzare incontri culturali, per approfondire e trattare temi d’attualità e di interesse culturale, per offrire alla cittadinanza un momento di svago ma anche di importante crescita sia a livello individuale che sociale, per creare un dibattito costruttivo e indagare e capire meglio la realtà che ci circonda.
OGNI EVENTO È UN’OCCASIONE DI CRESCITA A LIVELLO PERSONALE E PER TUTTA LA COMUNITÀ!
EVENTI AZIENDALI E TEAM BUILDING
Per creare un’immagine positiva dell’impresa, migliorare le relazioni con i clienti e tra i dipendenti, aumentare la visibilità del marchio. I temi da trattare spaziano da inclusione e disabilità, a legalità, determinazione e motivazione, lavoro di squadra, parità di genere…
E sono selezionati in accordo con l’azienda, per consentire di raggiungere gli obiettivi prefissati.
I nostri autori sono tutti volti noti e voci autorevoli: personalità istituzionali, giornalisti, attori di teatro, artisti internazionali, campioni dello sport…
Gli incontri possono svolgersi in presenza, in collegamento online o soluzione ibrida.
Possiamo aiutarvi a selezionare la voce più adatta a seconda del tema che si vuole approfondire!
DIAMO SUPPORTO NELLE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
Verrà realizzata in formato A4, con l’aggiunta del vostro logo o stemma, il logo di eventuali sponsor e verrà condivisa con voi prima della diffusione.
Il file grafico della Locandina verrà condiviso nelle versioni:
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LE PERSONALITÀ PIÚ RICHIESTE
I TITOLI DEL MOMENTO
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VINCENZA ALFANO
LA GUERRA NON TORNA DI NOTTE
Vincenza Alfano ritrova una vicenda vera della sua famiglia e la restituisce come narrazione avvincente, salvando per il futuro le voci, i gesti, i protagonisti di una pagina importante della nostra storia.La vita di Cenzina è tracciata fin da ragazzina: cresciuta da uno zio ricco che trova per lei un buon partito, sarà moglie e madre nella Napoli borghese. Ma a deviarne continuamente la traiettoria c’è l’inquietudine che la percorre a causa della ferita mai rimarginata dell’abbandono materno, che diluisce le piccole felicità quotidiane in troppi ricordi, troppe domande. E a stravolgerla del tutto, poi, arriva la guerra. Suo marito Pasquale sembra avere tutte le risposte:si tratta di prendere le parti dei più forti, i fascisti, e poi di sopravvivere indenni al conflitto. Nonostante la contrarietà di Cenzina, trasferisce la famiglia in una casa più sicura, davanti al mare, quando, nell’estate del 1943, la città trema sotto i terribili bombardamenti angloamericani e il pericolo si avvicina. Ed è qui che il destino li raggiunge sotto forma di due giovani aviatori polacchi, ebrei, precipitati con l’aereo. Cosa fare? Consegnarli ai nazisti ormai padroni di Napoli, o nasconderli negli scantinati del palazzo? Stavolta, le certezze di Pasquale vacillano e l’intero stabile, dal portiere Pietro con la moglie Addolorata agli inquilini, è coinvolto in una scelta difficile: condannare due vite o rischiarle tutte? Nel fuoco di questo dilemma, Cenzina forgerà una scelta capace di curare le sue ferite e aprire alla possibilità di un futuro. In questo romanzo incalzante, che culmina sulle barricate delle Quattro Giornate di Napoli del settembre 1943, quando la città insorse contro i nazisti, Vincenza Alfano ritrova una vicenda vera della sua famiglia e la restituisce come narrazione avvincente, salvando per il futuro le voci, i gesti, i protagonisti di una pagina importante della nostra storia.
VIOLA ARDONE
GRANDE MERAVIGLIA
«L’amore è incomprensibile, una forma di pazzia».Nel candore dello sguardo di Elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che Viola Ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza.
Dopo il successo internazionale de Il treno dei bambini e di Oliva Denaro, Grande meraviglia completa un’ideale trilogia del Novecento. In questo magnifico romanzo di formazione, il legame di una ragazzina con l’uomo che decide di liberarla rivela il bisogno tutto umano di essere riconosciuti dall’altro, per sentire di esistere.
Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo Diario dei malanni di mente, e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce. Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità. Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.
OLIVA DENARO
VIOLA ARDONE
DESCRIZIONE
Einaudi | 18,00 € | Ed. 2021
IL TRENO DEI BAMBINI
VIOLA ARDONE
DESCRIZIONE
Einaudi | 17,50 € | Ed. 2019
RITANNA ARMENI
IL SECONDO PIANO
Ritanna Armeni, con l’entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un’infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l’audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell’ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno.
STEFANIA AUCI
I L’INVERNO DEI LEONI
Vincitore Premio Bancarella 2022Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l’Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l’acquisto dell’intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all’amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l’ombra di quell’amore non lo lascia mai, fino all’ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent’anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull’altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos’altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d’amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d’Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un’isola e di una città. Unici e indimenticabili.
I LEONI DI SICILIA
STEFANIA AUCI
DESCRIZIONE
Nord | 18,00 € | Ed. 2023
PUPI AVATI
L’ORTO AMERICANO
Pupi Avati sorprende, inquieta e affascina con un romanzo «gotico» immerso nella storia e sfumato di soprannaturale, in cui la realtà e gli inganni della mente si inseguono e si mescolano senza tregua. Come nella vita.Subito dopo la Liberazione, in una mattina bolognese, una ragazza in divisa da ausiliaria americana si affaccia per chiedere indicazioni nella bottega di un barbiere. E le basta uno sguardo distratto per far innamorare un giovane aspirante scrittore. Anni dopo, anche grazie al ricordo di quello sguardo, lui decide di andare proprio in America, «assieme ai suoi morti», per tentare di scrivere il romanzo definitivo, quello che, ne è certo, sarà finalmente pubblicato. Ma le distrazioni cominciano subito: un macabro ritrovamento, un orto da cui di notte provengono urla misteriose e soprattutto una vicina di casa la cui figlia Barbara, arruolatasi come ausiliaria, è dispersa in Italia, probabilmente morta, forse uccisa. Lui ne è certo: è proprio lei, la ragazza che ha intravisto dal barbiere, e lui deve ritrovarla. Le tracce portano ad Argenta, alla foce del Po, a un processo che sta per celebrarsi e a una torbida coppia di fratelli. Laggiù, tra il cielo e l’acqua, lo scrittore incontrerà una vicenda più coinvolgente e pericolosa di qualsiasi romanzo abbia mai immaginato: una storia di erotismo e omicidio, di vivi che non sanno vivere e morti che non vogliono morire.
L'ALTA FANTASIA
PUPI AVATI
DESCRIZIONE
Solferino | 16,50 € | Ed. 2021
LUCIA AZZOLINA
LA VITA INSEGNA
Dalla Sicilia al Ministero, il viaggio di una donna che alla scuola deve tutto
MARINO BARTOLETTI
LA PARTITA DEGLI DEI
Gli “dei” del calcio diventano i protagonisti di un racconto appassionante nato dalla penna di uno scrittore unico, che come pochi sa raccontare storie che sembrano favole e favole che sembrano storie.«Stava per cominciare la più incredibile, fantasmagorica, eccezionale, diciamo pure paradisiaca partita di calcio che mente umana (e forse anche divina) avrebbe mai potuto concepire. In campo – e che campo! – tutti i più grandi campioni della storia: almeno quelli presenti nel Luogo!»
Immaginate una “Partita degli dei”, in uno “stadio” straordinario, con spettatori straordinari (soprattutto uno) e con giocatori straordinari. Da una parte la “Serie A” di Maradona, Vialli, Meroni, Facchetti, Scirea, Paolo Rossi e Valentino Mazzola, dall’altra la squadra “straniera” di Pelé, Cruijff, Eusébio, Di Stéfano, Puskás, Jašin e Best. Chi vincerà?
LA DISCESA DEGLI DEI
MARINO BARTOLETTI
DESCRIZIONE
Gallucci | 18,00 € | Ed. 2022
NICOLETTA BORTOLOTTI
UN GIORNO E UNA DONNA.
Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea.
Ha detto che uomini e donne sono uguali e che “una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”. Ha detto che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri… Ha detto che le donne non provano piacere a essere stuprate, come molti credono, ma subiscono un dolore senza pari. Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo. Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra. Davanti a tutta la corte francese, a re e nobili. Christine de Pizan, nata in Italia, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice. Donna. Nicoletta Bortolotti ricostruisce la sua vita, che, dopo un’infanzia meravigliosa al seguito del padre divenuto astronomo reale a Parigi, fu colpita da lutti e rovesci che la lasciarono, giovanissima, vedova e madre. Il risultato è un libro meraviglioso che da un lato sembra provenire dal passato, a partire dalla forma epistolare scelta, che tanti capolavori ha regalato alla letteratura, e che qui si incarna nelle lettere tra una madre e una figlia. E dall’altro è assolutamente moderno. Perché molte delle conquiste sognate da Christine si sono verificate solo in anni recenti, e altre si stanno verificando adesso, o devono ancora farlo.
MIRIAM CANDURRO
LA SETTIMA STANZA
Dalla sorprendente penna di Miriam Candurro, una storia delicata e feroce al tempo stesso. Un romanzo di formazione in cui luce e ombra si fondono in modo magistrale per dare vita a personaggi indimenticabili.Ci sono momenti che restano indelebili. È a questo che pensa Giovanni mentre percorre la litoranea che lo porta a casa. Una casa da cui vuole stare lontano e in cui non torna da vent’anni. Vent’anni di assenza, di silenzio, di sensi di colpa. Tutto è cominciato lì, a Villa Rosa, di fronte a un mare immenso e cristallino: una sera d’estate l’adolescente Giovanni, affacciato alla finestra della sua stanza, aveva visto una ragazza lottare tra le onde. Senza pensarci, era corso in spiaggia e si era buttato in acqua per salvarle la vita. Quel momento aveva cambiato tutto: Giovanni ancora non lo sapeva, ma il suo destino e quello della ragazza sarebbero stati inesorabilmente legati. Ora, mentre i cancelli di Villa Rosa si riaprono, i ricordi riaffiorano vividi, prepotenti, e Giovanni si trova a fare i conti con il passato e con un sentimento che, forse, non ha mai dimenticato.
ANTONELLO CAPURSO
LA PIUMA DEL GHETTO.
Leone Èfrati, dalla gloria al campo di sterminio
Leone Èfrati è stato un campione del pugilato italiano. Un peso piuma di grande cuore e temperamento. Nel 1938 sfiora il titolo mondiale negli Stati Uniti, mentre in patria viene cancellato dagli annuari sportivi fascisti e dai giornali. Rimosso perché ebreo. Restare in America sarebbe la scelta più sicura, ma dopo la promulgazione delle leggi razziali decide di tornare a Roma per essere vicino alla moglie Ester e alla famiglia. Ed è in Italia che viene tradito e consegnato ai nazisti. Lo deportano ad Auschwitz e poi a Ebensee/Mauthausen, dove una squadra di kapò e di SS lo massacra di botte per aver difeso il fratello. Nel 1947 sarà un bambino a rendergli per primo giustizia. Romoletto, dieci anni, il figlio di Leone.
FRANCESCO CAROFIGLIO
LA STAGIONE BELLA.
Con il suo stile inconfondibile, Francesco Carofiglio torna con un nuovo romanzo, magico, misterioso, che fa riflettere sulla vita, sulle scelte, sul dolore e sulla speranza. Una storia intima, intensa, dentro cui tuffarsi e perdersi. E alla fine, ritrovarsi.Viola ha quarant’anni. Nuota, ogni giorno. Sin da quando era bambina. Decine di vasche avanti e indietro, mentre fuori, il mondo, sparisce. Le sue giornate sembrano muoversi nell’ipnosi leggera di un tempo fermo, e invecchiare non c’entra, c’entra la sua vita, quella che esiste, quella che non è mai esistita. Forse tutto è cominciato quando sua madre è andata via, troppo presto. O forse molto prima, Viola non può saperlo. Figlie uniche entrambe, orfane entrambe di un padre mai esistito. Strette da un legame felice e indistruttibile, per tutta la vita. Nella sua bottega, a Milano, Viola crea fragranze per una Maison francese. Dentro quella bottega riceve persone che grazie agli odori cercano, e a volte ritrovano, una strada perduta, curano la memoria ferita con l’olfatto. E mentre Viola compie l’operazione minuziosa del riordino nella casa della sua infanzia, succede qualcosa, tra gli odori di canfora e di lavanda. In un cassetto c’è una scatola, mai vista prima, ci sono lettere, fotografie e un nastro registrato di quando Barbara viveva a Parigi, prima che lei nascesse. Forse dentro quella scatola si nasconde un segreto. Il segreto di tutta la vita.
CAROLA CARULLI
TUTTO IL BENE, TUTTO IL MALE
Con delicatezza e una scrittura ricca di sfumature, Carola Carulli getta uno sguardo originale sulla maternità, sull’ambivalenza dei legami di sangue e sulla straordinaria capacità delle donne di ferirsi e di curarsi l’un l’altra.Bisogna avere coraggio anche per essere felici, e Sveva nella casa dei suoi genitori non lo è mai stata. Sarah, sua madre, ha puntato tutto sulla bellezza e sulla conquista di un ruolo in società, per osservare il mondo da una posizione comoda. Ma a Sveva non importa dei bei vestiti o delle scuole esclusive, né di cercare un uomo perbene e un matrimonio sicuro. Per questo, ogni volta che può scappa da sua zia Alma, la mamma che avrebbe voluto, la stramba con gli occhi di colori diversi, l’irregolare di famiglia, la ribelle a cui non va mai bene niente. In lei ha trovato un’amica e una complice, qualcuno da cui imparare il senso dell’amore, l’indipendenza e – perché no? – anche gli sbagli. Se la disobbedienza è un tratto ereditario, Sveva è certa di averla ricevuta da lei e dalla bisnonna, che aveva poteri da sensitiva e che da molto lontano continua a vegliare su di loro. Quando Alma rimane incinta di Tommaso, creatura solitaria che appartiene unicamente al mare, il fragile e complicato equilibrio familiare rischia di rompersi. Per tutti loro arriva il momento di rimettere ordine dentro se stessi o, forse, di accettare che la vita è destinata a restare eternamente inesatta e che le persone più importanti sono quelle che ti piovono addosso senza preavviso.
MICHAEL CASANOVA
VERIFICHIAMO!
Record, curiosità e stranezze da scoprire insieme.
TOTÒ CASCIO
LA GLORIA E LA PROVA. Il mio nuovo Cinema Paradiso 2.0
Salvatore Cascio, detto Totò, è il bambino protagonista di Nuovo Cinema Paradiso, l’indimenticabile capolavoro di Giuseppe – che lui chiama affettuosamente Peppuccio – Tornatore, vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero quindici anni dopo Amarcord di Fellini. Dopo questo film – che nel ’91 gli procurò anche il prestigioso Premio BAFTA – Totò continuò a lavorare sia con Tornatore (partecipa a “Stanno tutti bene”, con Marcello Mastroianni) che con registi del calibro di Pupi Avati e Duccio Tessari. Tutto ciò fino al 1999, anno in cui firma il suo «ultimo film». Dopo di che, si può dire che Totò Cascio scompare. Perché? Ai giornalisti che lo incalzano non vuole dire la verità, preferendo far credere che il cinema si sia dimenticato di lui. È stata invece una grave malattia – la retinite pigmentosa con edema maculare, che gli ha procurato una perdita progressiva, irreversibile e quasi totale della vista – a farlo rinunciare a quella che era una carriera promettente e radiosa. Oggi, a 42 anni, Totò Cascio ha trovato la forza e la voglia di raccontare la sua esperienza in un libro che è insieme memoir cinematografico e racconto di formazione e di rinascita. Grazie alla sua fede, al suo coraggio e alla consapevolezza acquisita, ora può tornare a vivere una vita degna di essere vissuta ed è questo il suo «Nuovo Cinema Paradiso 2.0», dice scherzando. Così, rinato, lancia un segnale a chi è nella sua condizione: non nascondetevi, anzi imparate ad accettarvi. «Senza accettarsi, ci si porta dentro l’avversario più feroce. Me lo disse anche Andrea Bocelli: “Totò, non è un disonore”. Sono state parole illuminanti». Prefazione di Giuseppe Tornatore. Postfazione di Andrea Bocelli.FELICE CAVALLARO
FRANCESCA
Storia di un amore in tempo di guerra.
CLAUDIA CONTE
LA VOCE DI ISIDE
Iside è una diciottenne che si è gradualmente isolata in un mutismo selettivo a seguito della pandemia e di problemi familiari. Incuriosita da un bando del servizio civile, si approccia al volontariato, interessandosi alla violenza di genere. In un tempo segnato da un vuoto di valori, il libro si propone di promuovere la cittadinanza attiva e la responsabilità sociale come cura del disagio giovanile. Con Iside scopriamo le sfide e le fragilità adolescenziali, ma anche il grande potenziale della rete del terzo settore e del volontariato, per dare significato alla propria esistenza e contribuire positivamente alla società.GIOBBE COVATTA
IL COMMOSSO VIAGGIATORE Alla scoperta dell’Africa.
Il commosso viaggiatore è una lettera di amore e gratitudine nei confronti di un’esperienza di viaggio che ha cambiato per sempre la vita di Paola e Giobbe ed è un libro che accetta la sfida più ardua: condividere la commozione di fronte alle diseguaglianze e alle ingiustizie di cui noi uomini siamo capaci, condividere una rivoluzionaria risata di fronte a ciò che, ahimè, non fa ridere per niente. Tic-Tac, l’appassionato attivista con più tic di tutto il sistema solare; Angelo Franchi, figura mitologica, metà uomo e metà telecamera; Provolazzi, produttore esecutivo con un’insana passione per l’ornitologia; Tom-Tom, la guida più inutile di tutto il continente dai tempi di Livingstone; Paola, l’autrice chiamata dagli africani Mama Paùla; e Giobbe: sono i magnifici sei, sempre pronti a partire quando dall’Africa giunge un invito per andare a conoscerla e a raccontare qualche tessera del suo straordinario mosaico. Leggere queste pagine significa essere disponibili a chiudere le proprie certezze in uno zainetto e salire insieme a questo spassosissimo drappello di esploratori su uno degli sgangherati mezzi di trasporto che attraversano il grande continente a forma di cuore dove è nato l’Homo sapiens. Ed è così, procedendo lungo un percorso a zig zag, fatto di soste, deviazioni ed esilaranti incidenti di percorso, che anche noi diventiamo partecipi di un’indimenticabile avventura africana vissuta con gli occhi spalancati di chi vuole capire e con il sorriso limpido di chi sa cogliere l’ironia che la sorte spesso porta con sé.DONNA SAPIENS
GIOBBE COVATTA
DESCRIZIONE
Giunti | 13,00 € | Ed. 2020
DONATELLA DI CESARE
DEMOCRAZIA E ANARCHIA
Il potere nella polis
La democrazia è legata da un nesso indissolubile con l’anarchia. Nel tempo delle svolte autoritarie, in cui si pretende di difendere la democrazia chiudendola e murandola, questo libro muove dal pensiero radicale per guardare al mattino greco della pólis. La storia monumentale viene così decostruita grazie a un’originale rilettura delle fonti: un racconto avvincente che mette in luce le sequenze ribelli, gli scenari rivoluzionari. Pronunciata con trepido entusiasmo o con attonito disprezzo, la parola demokratía, di cui viene ripercorsa sia la storia semantica sia quella politica, indica due eventi collegati: l’ingresso del popolo alla ribalta della storia e la revoca di ogni potere che presume di essere originario. Lo spettro dell’anarchia turba la città. Lo paventano i tragici, lo registrano gli storici, lo denunciano i filosofi. L’arché di padri, proprietari, autoctoni, eredi viene profondamente minata e destituita di legittimità, mentre si inaugura lo spazio della politica. «Né comandare, né essere comandati» è il sigillo della democrazia, lo stendardo della libertà an-archica. Protagoniste di questo racconto sono le donne. È una rivolta di straniere, in fuga da violenza familiare, a far emergere, in un verso di Eschilo, il composto che indica la capacità del popolo di affermarsi. La democrazia nasce con l’accoglienza. E il dêmos non potrà mai né regredire a éthnos, fondandosi su legami di sangue e di suolo, né tanto meno soffocare il conflitto e la divisione.
MAURO DI DOMENICO
QUANDO INCONTRI UNA LEGGENDA.
Storia di un’amicizia con Ennio Morricone
PAOLO DI PAOLO
ROMANZO SENZA UMANI
Più o meno tutti, come Barbi – il protagonista – siamo riusciti a deludere un vecchio amico, a tiranneggiare qualcuno ingiustamente. Più o meno tutti, come lui, non siamo stati all’altezza di una storia d’amore, né abbastanza riconoscenti con chi lo meritava. Ci siamo fatti dimenticare. O peggio, ricordare nel modo sbagliato. Può esserci una seconda occasione?«Tutto è clima, ci dice Di Paolo, lasciandoci un’ultima domanda su cui meditare: “Perché si è raffreddato tutto?”» – Lisa Bentini per Maremosso
Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati. Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti? Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni. Una remota stagione estrema che faceva battere i denti, perdere la speranza, impazzire. Come se ne uscì? Come se ne esce? Le immagini del passato ci ingannano sempre. Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto. In questo suo “Romanzo senza umani”, dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite. Gli anni senza estate, i desideri furiosi come acquazzoni tropicali, le secche della speranza, il gelo che intorpidisce e nasconde. E poi il disgelo, che finalmente riporta alla luce. Che cosa ricordano, gli altri, di noi?
MARIA ANTONIETTA FERRALORO
TOMASI DI LAMPEDUSA E I LUOGHI DEL GATTOPARDO
Nell’estate del 1943 Giuseppe Tomasi di Lampedusa, insieme alla madre e alla moglie, giunse da sfollato a Ficarra, dove sarebbe rimasto poco più di tre mesi. Considerato sino ad ora una semplice tappa di passaggio nella vita dello scrittore, il soggiorno nel borgo dei Nebrodi costituisce, invece, un momento ben identificabile della sua biografia e occupa un piccolo ma riconoscibile spazio nel grande affresco gattopardiano. Tomasi si servì infatti anche di questo luogo come di un seme narrativo. Il libro ricostruisce nei dettagli quel soggiorno e lo riconsegna al particolare contesto storico di riferimento, un periodo cruciale per le sorti dell’Italia e della guerra. Soprattutto, però, compie un viaggio testuale dentro le strutture narrative, concettuali, cronotopiche di un classico tra i più amati. Inoltre, nel tentativo di dar conto della raffinata anagrafe culturale di Lampedusa e dell’estrema varietà di modelli e fonti presenti nel Gattopardo, allarga la sua indagine anche alle Lezioni, ai Racconti, ai carteggi. E tenta, infine, di interrogarsi oltre che sui rapporti tra territorio ed immaginario, tra storia e letteratura, anche sull’imperscrutabile mistero dell’arte.La nuova edizione si presenta con una cartina gattopardiana, una sezione iconografica più ampia, la copia originale della lettera che Tomasi inviò ai Piccolo, poco prima di morire. E accoglie nelle sue pagine l’inedito di Una grande avventura, una lunga conversazione tra l’autrice e Gioacchino Lanza Tomasi.
CATENA FIORELLO GALEANO
GRANITA E BAGUETTE
Una notte d’amore a Parigi al sapore di Sicilia.
Le signore di Monte Pepe.
I CANNOLI DI MARITES
CATENA FIORELLO GALEANO
DESCRIZIONE
Giunti | 13,00 € | Ed. 2023
CINQUE DONNE E UN ARANCINO
CATENA FIORELLO GALEANO
Scopri la trama
Giunti | 13,00 € | Ed. 2022
CIATUZZU
CATENA FIORELLO GALEANO
DESCRIZIONE
Rizzoli | 12,00 € | Ed. 2024
PICCIRIDDA
CATENA FIORELLO GALEANO
DESCRIZIONE
Giunti | 13,00 € | Ed. 2023
GIOVANNI FLORIS
L’ESSENZIALE
Floris, che confessa di non essere «un lettore naturale», condivide con semplicità in queste pagine ciò che ha ricavato assecondando il suo bisogno di leggere, un bisogno che, magari misconosciuto, appartiene a tutti. Perché la vita è fatta della stessa materia di cui sono fatti i libri e queste pagine ce lo dimostrano: senza pretese, con un tratto scanzonato e insieme appassionato, allestiscono uno scaffale ideale a cui ognuno potrà attingere le proprie ispirazioni.«Una notte ho sognato un demone che mangiava i libri di casa mia.»
E al risveglio, questo sogno diventa per l’autore un rovello: un ipotetico demone come sceglierebbe i titoli da aggredire? E quali sarebbe necessario salvare? Comincia così un percorso di riscoperta di storie e autori che hanno accompagnato una vita, e che forse oggi possono permettere di capirla. I libri, infatti, scandiscono il tempo che ci è dato: da studenti magari ci appassioniamo a Rimbaud e ai Decadenti, immaginandoci anarchici e maledetti come loro, mentre più tardi ci lasciamo sedurre dalle teorie dei grandi filosofi e Popper diventa il nostro mito. Un periodo di disoccupazione o pausa forzata, con le sue frustrazioni, può consentirci una scorpacciata di romanzi impegnativi, come Moby Dick. E se un viaggio ci porta in America ci pare già di conoscerla, dai romanzi di mille autori, da Philip Roth a Edith Wharton. Ma la cosa più importante che fanno i classici è renderci la vita insieme più intensa e più semplice, insegnandoci senza averne l’aria lezioni importantissime: cos’è l’identità, cos’è la politica, come si forma la coscienza di un popolo – e come esplode la sua ribellione. Tutto sotto il mantello delle storie: con leggerezza, come suggeriva Calvino.
IL GIOCO
GIOVANNI FLORIS
DESCRIZIONE
Solferino | 19,00 € | Ed. 2022
FABIO GENOVESI
ORO PURO
Fabio Genovesi non solo ci racconta la navigazione di Colombo come mai è stato fatto prima, ma ci cala dentro una grande avventura umana, esistenziale e sentimentale.«Fabio Genovesi ha scritto un libro poetico e poderoso, uno di quelli rarissimi, il cui finale, da solo, vale la lettura della pagine che lo precedono.» – Pierdomenico Baccalario, Corriere della Sera
Palos, Spagna, agosto 1492. Nuno ha sedici anni, ed è un granchio. O almeno questo è il soprannome che gli ha dato sua madre, morta pochi mesi prima, di cui Nuno conserva un ricordo che è dolore e luce insieme. Pur vivendo sul mare, Nuno non ha mai desiderato solcarlo, e preferisce guardarlo restando aggrappato alla terra, proprio come fanno i granchi. Finché, per una serie di circostanze tanto sfortunate quanto casuali, deve imbarcarsi su una nave di cui ignora la destinazione. Si tratta della Santa María, a bordo della quale Cristoforo Colombo scoprirà – per caso e per sbaglio – il Nuovo Mondo. Mentre Nuno si renderà conto, lui che di navigazione non sa nulla, di condividere lo smarrimento coi suoi compagni molto più esperti: tutti spaventati da quell’impresa folle e mai tentata prima. Avendo imparato dalla madre a leggere e scrivere, Nuno diventa lo scrivano di Colombo, e trascorrendo ore ad ascoltarlo sente crescere l’entusiasmo per i grandi sogni di questo imprevedibile esploratore visionario. Attraverso lo sguardo di Nuno, percorriamo il viaggio più importante della storia dell’umanità: i giorni infiniti prima di avvistare terra, fino alla scoperta di un mondo nuovo, una nuova umanità, una nuova, diversa possibilità di intendere la vita. In questo Paradiso Terrestre, Nuno imparerà quanta ferocia, quanta avidità possa motivare le scelte degli uomini, ma anche la forza irresistibile dell’amore, che lo travolgerà fino a sconvolgere i suoi giorni e le sue notti. In questo romanzo, Fabio Genovesi non solo ci racconta la navigazione di Colombo come mai è stato fatto prima, ma ci cala dentro una grande avventura umana, esistenziale e sentimentale, che si snoda attraverso imprese, amori, crudeltà spaventose e improvvise tenerezze, svelandoci come dietro la scoperta occidentale delle Americhe si nascondano violenze, soprusi e malintesi, ma soprattutto l’insopprimibile, eterno istinto degli uomini a prendere, consumare e distruggere tutto, persino se stessi.
MASSIMO GILETTI
LE DANNATE.
Storia delle sorelle Napoli che non si arrendono alla mafia
Le prime sono, numericamente, la maggior parte. Sono quelle che compongono il nostro panorama informativo. Un po’ dei “polli da batteria”, diciamoci la verità, ma il nostro lavoro è fatto anche di questo. Le seconde sono rarissime, però speciali. Hanno una vita tutta loro, durano quanto vogliono, vanno dove gli pare. E tu non le puoi fermare, non le puoi indirizzare. Al massimo puoi provare a capirle prima degli altri, per spiegarle meglio al pubblico, per farle “tue”. La storia delle sorelle Napoli appartiene a questa seconda categoria. Dal momento in cui la lessi per la prima volta, sulle pagine della cronaca di Palermo della “Repubblica”, mi resi conto che dentro c’era qualcosa di fatale. Lì per lì non sapevo nemmeno io cosa fosse, ma dentro di me sapevo che nella battaglia condotta da quelle tre donne indomite contro la mafia c’era qualcosa che andava oltre ogni stereotipo. Inizialmente pensai che ad attirare la mia attenzione fosse il contrasto femmine-mafia: ho sempre sostenuto che la mafia sia un termine femminile “per inganno”, essendo invece la mafia in sé quanto di più maschile e maschilista si possa immaginare. Ma piano piano, puntata dopo puntata, mentre il grande pubblico si appassionava alla vicenda incredibile e vergognosa di Marianna, Ina e Irene, mi rendevo conto che nei fatti che si susseguivano nelle campagne di Mezzojuso c’era anche dell’altro. C’era, sempre sospesa fra tragedia e operetta, l’eterna messinscena del potere. Una specialità molto italiana. Un teatro del reale nel quale distinguere i personaggi buoni da quelli cattivi, i giusti dagli ingiusti, non è solo complicato, è del tutto inutile.
PIETRO GRASSO
STORIE DI SANGUE, AMICI E FANTASMI
Da uno dei protagonisti della lotta alla mafia, il ricordo degli anni più duri e intensi dello scontro fra lo Stato e l’organizzazione criminale, trascorsi insieme a uomini e donne che in questa lotta hanno perso la vita. “Fa rivivere una stagione travagliata e rilevante della nostra storia repubblicana” (Sergio Mattarella). A diversi decenni di distanza dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, Pietro Grasso torna a percorrere le strade di Palermo e rivive gli anni del Maxiprocesso. Riunendo emozione personale e analisi storica del fenomeno mafioso, questo libro diventa la cronaca di una vita passata a lottare contro la mafia accanto ad amici carissimi, simboli di impegno civile, e a contatto con boss sanguinari, che possono trasformarsi in preziosi collaboratori per la ricerca della verità. Un cammino che dagli anni Movanta arriva fino al passato recente, con la cattura di Matteo Messina Denaro. Una lettera a Giovanni Falcone e una a Paolo Borsellino aprono e chiudono il volume, arricchito dalla prefazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, conosciuto da Grasso durante le sue indagini sull’assassinio del fratello Piersanti e ritrovato trentacinque anni dopo ai vertici delle istituzioni repubblicane.PAOLO BORSELLINO PARLA AI RAGAZZI
PIETRO GRASSO
DESCRIZIONE
Feltrinelli | 14,00 € | Ed. 2024
IL MIO AMICO GIOVANNI
PIETRO GRASSO
DESCRIZIONE
Feltrinelli | 13,00 € | Ed. 2022
GIOVANNI IMPASTATO
IMPASTATO MIO FRATELLO. Tutta una vita con Peppino
Un racconto che si dipana a partire da un comune della città metropolitana di Palermo, Cinisi, e da una famiglia di agricoltori legati alla mafia locale: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese, uno dei boss che per primi individuarono nel traffico di droga il nuovo strumento di accumulazione di denaro e potere. È in questa famiglia che nasce Peppino, e cinque anni più tardi anche Giovanni, dopo che un altro fratello che portava lo stesso nome era morto ancora piccolissimo. È da qui che si sviluppa la vicenda rivoluzionaria, drammatica, coraggiosa e libera del ragazzo destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia. Una storia che non si interrompe affatto con l’uccisione di Peppino, ma che continua per altri quarant’anni intrecciandosi a quella del nostro Paese, e disvelandone spesso complicità e opacità. Quella storia Giovanni l’ha vissuta tutta, camminando con Peppino ben oltre i cento passi che per convenzione distanziavano la loro casa da quella di Gaetano Badalamenti, ‘u ziu Tano. Invecchiando, lui sì, mentre Peppino, suo fratello maggiore, restava per sempre ragazzo. Ma quei passi ora sono diventati milioni.CHIARA INGRAO
IL RESTO È SILENZIO
Nell’alternarsi di banalità quotidiane e tragedia, fra queste tre coppie di sorelle rimbalzano come in un gioco di specchi gli interrogativi dell’oggi: i conflitti, le barriere che frantumano la verità e la vita, la paura dell’Altro che fa da scudo alla paura di ascoltare noi stessi.La guerra. La guerra che dopo il 24 febbraio 2022 pare rimbombare ovunque, nelle televisioni e sui giornali e sui social, e qualche mese dopo invece scompare, inghiottita dall’assuefazione e menzionata quasi solo come minaccia alle nostre bollette del gas. La guerra in Europa, che potrebbe farsi totale e travolgerci tutti ma rimane lo stesso guerra degli altri, come tutte le altre in ogni parte del mondo: non sono mai nostre, le carni che morde e la sofferenza di chi fugge. Anche se ci sfidano nel profondo dell’anima, come racconta Raffaella Chiodo Karpinsky nella Postfazione a questo volume. La guerra. Cosa succede, quando una degli «altri» scappa, e ce la troviamo accanto ogni giorno? Trent’anni fa, sfidando i commenti sarcastici di sua sorella, Sara ha ospitato in casa Musnida, fuggita da una guerra ai nostri confini. Anche Musnida, come Sara, aveva una sorella ingombrante: un’eroina, uccisa mentre tentava di recuperare il corpo di un fratello nemico. L’Antigone di Sarajevo, come nell’antico mito tebano i cui echi risuonano sulle pagine con la voce dolente di Ismene, la sorella opaca. Nell’alternarsi di banalità quotidiane e tragedia, fra queste tre coppie di sorelle (a Roma, a Sarajevo e a Tebe) rimbalzano come in un gioco di specchi gli interrogativi dell’oggi: i conflitti, le barriere che frantumano la verità e la vita, la paura dell’Altro che fa da scudo alla paura di ascoltare noi stessi.
LINTON JOHNSON
GET IN THE GAME.
Cinque mosse per diventare unstoppable!
Essere un atleta aiuta a strutturare la propria vita. Svegliarsi presto, prefissarsi una meta, lavorare sodo, aiutare gli altri e mangiare bene sono soltanto alcuni dei life hacks che possono contribuire a migliorarsi. In questo libro Linton Johnson, ex campione NBA, utilizza le sue esperienze di atleta professionista per svelarci cinque main mindset che ci aiuteranno a dare una scossa alle nostre giornate, a raggiungere i nostri obiettivi e renderci capaci non solo di visualizzare la strada da intraprendere, ma anche di individuare i modi per arrivarci. Ogni pagina è un inno alla forza interiore: che tu sia un adulto in cerca di ispirazione per superare le sfide quotidiane o un giovane desideroso di raggiungere il successo in ogni aspetto della vita, questo libro sarà una fonte di motivazione e insegnamenti preziosi per affrontare con fiducia, passione e resilienza ogni sfida e superare tutti gli ostacoli.
LIA LEVI
INSIEME CON LA VOSTRA FAMIGLIA.
16 ottobre 1943 la grande retata di Roma
OGNUNO ACCANTO ALLA SUA NOTTE
LIA LEVI
DESCRIZIONE
Salani | 10,00 € | Ed. 2022
LUIGI LO CASCIO
STORIELLE PER GRANCHI E PER SCORPIONI
Luigi Lo Cascio, confermando il suo talento di scrittore e forte di una tradizione letteraria che va da Landolfi a Buzzati e da Kafka a Borges, dà voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche – quando non, per contro, liriche e commoventi.Abbiamo intorno un mondo per salvarci, ma raramente ci facciamo caso.
Chiamarle “storielle” è cosa seria – come seri sono sempre i giochi –, perché in verità questi racconti, con una vena umoristica che percorre tutto il libro, invitano a meditare, e con il lettore – proprio come fa il titolo – giocano continuamente: lo spiazzano, ne spostano lo sguardo sollevandolo dalla quotidianità o, al contrario, spingendolo nelle pieghe dei giorni per osservarli al microscopio. Racconti filosofici, insomma, ma “da prendere con le pinze”, così come con le loro chele il Signor Granchio e il Signor Scorpione, dialogando fra loro di letteratura, deprecano l’abitudine degli uomini a scrivere solo di uomini, aprendo il ventaglio delle possibilità narrative a tutti i regni: animale, minerale, vegetale, con l’aggiunta del mirabile spettrale – il regno dei fantasmi. Ed ecco allora un saporito susseguirsi di storie di uomini ma anche di gatti e di batteri, di mosche che mangiano divani, ecco congiure di ceneri e spettri di soldati caduti in battaglia, ecco capre che fanno innamorare e fiori che emigrano in Norvegia.
SIMONA LO IACONO
IL MISTERO DI ANNA
Un romanzo che è soprattutto un ritratto nitido di una grandissima scrittrice, ma anche di una generazione e di un tempo perduto, malinconico e fiero. Con il suo stile ormai inconfondibile, denso e appassionato, Lo Iacono indaga la vita e i tormenti della Ortese. E al tempo stesso racconta una storia corale, una storia di donne che hanno con il culto della parola e con la dedizione al racconto un rapporto unico e commovente.«Al che mi è parso chiaro quello che la signorina Anna pensa di tutti i deboli e gli scalcagnati, di tutti i perduti e i rovinati, e cioè che sono pezzi di stelle cadute al rovescio, residui e frattaglie, come gli avanzi che il macellaio mette via per mia madre…»
Siamo nel 1968. La piccola Anna Cannavò, di dieci anni, frequenta la quinta elementare a Siracusa. È una bambina poverissima. La famiglia vive ai margini della società. Eppure la piccola Anna non se ne accorge. È tutta protesa a carpire il mistero delle parole poetiche che sta impa – rando ad amare. Quando la maestra annuncia in classe che il ministero della Pubblica istruzione ha indetto un concorso e che il premio consiste nel trascorrere una intera settimana a Milano in compagnia di una famosa scrittrice, Anna Cannavò decide di partecipare. Il concorso consiste nello scrivere una lettera alla scrittrice raccontandole la propria giornata. La destinataria è Anna Maria Ortese. Con grande stupore di tutti la piccola Anna Cannavò viene selezionata e parte alla volta di Milano per trascorrere un’intera settimana con la «signora Anna». Arrivata a destinazione, però, la bambina avrà una grande sorpresa. Non c’è solo una signora Ortese, ma due: Anna e la sorella Maria. La piccola Anna si immette nel mondo delle due sorelle Ortese rompendo le solitudini di Anna Maria e accostandosi alla malattia degenerativa della sorella con tenerezza. Attraverso questa e altre storie intrecciate Simona Lo Iacono compie un altro viaggio dei suoi, di quelli che il pubblico in questi anni ha imparato ad amare: alla ricerca di un femminile che è talento e misura, forza e umiltà.
FRANCESCA MANZINI
STAY MANZA
La tragicomica avventura di vivere in un corpo
Per tutti gli italiani, Francesca Manzini è il volto di Striscia la notizia, la comica delle celebri imitazioni di Chiara Ferragni, Maria De Filippi e Mara Venier, l’attrice e la conduttrice radiofonica. Ma in queste pagine Francesca ha deciso per la prima volta di mettersi a nudo, di condividere la sua storia, senza risparmiarsi nulla. La storia di un’adolescenza non facile e di una lunga lotta contro i disturbi alimentari che l’hanno più volte portata a non credere in se stessa e nella possibilità di un futuro. Un memoir intenso, che rivela dettagli ed episodi molto dolorosi, davanti ai quali, però, non viene mai meno lo sguardo autenticamente ironico che ha aiutato Francesca ad affrontare anche le prove più difficili.
DACIA MARAINI
VITA MIA
In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese.È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.
IN NOME DI IPAZIA
DACIA MARAINI
DESCRIZIONE
Solferino | 18,00 € | Ed. 2023
CARO PIER PAOLO
DACIA MARAINI
DESCRIZIONE
Neri Pozza | 18,00 € | Ed. 2022
GUIDO MARANGONI
UNIVERSI DI-VERSI
La solitudine, quella scelta e non imposta, ha un potere straordinario: lavora per sottrazione, riesce a raccontare ciò che non è, che non c’è più e che forse davi per scontato. Dopotutto, ha a che fare con gli altri più di quanto immaginiamo. E Guido lo sa bene. Per il giorno del suo cinquantesimo compleanno, ha deciso di regalarsi un weekend da solo tra le montagne, un’occasione preziosa per meditare su mezzo secolo di vita vissuta. È il solstizio d’estate del 2020 e Guido si perde, in piena notte, tra i boschi delle Dolomiti, a quasi duemila metri di altitudine, con lo smartphone che non ha campo, ma lo zaino carico di parole e ricordi. Il freddo, la paura, i pensieri, la stellata mozzafiato che lo porterà all’alba del giorno più lungo dell’anno gli offriranno numerosi spunti per raccontare incontri meravigliosi e diversità che ci rendono unici, per riscoprire molte domande e per trovare pochissime risposte. “Universi di-versi” è il racconto di quella esperienza, un riavvolgere il nastro tra ricordi, sogni e desideri, un lungo pellegrinaggio, immerso nella natura, senza una meta precisa. Perché in fondo, si sa, nella vita quello che conta non è la destinazione, ma il viaggio. Ancora di più se si conclude con un ritorno a casa.COME STELLE PORTATE DAL VENTO
GUIDO MARANGONI
DESCRIZIONE
Sperling&Kupfer | 9,90 € | Ed. 2021
ANNA CHE SORRIDE ALLA PIOGGIA
GUIDO MARANGONI
DESCRIZIONE
Sperling&Kupfer | 9,90 € | Ed. 2018
FABIO MARCHESE RAGONA
LIFE
La mia storia nella Storia
Dallo scoppio della Seconda guerra mondiale nel 1939 – quando il futuro Pontefice aveva quasi tre anni – fino ai giorni nostri, Jorge Mario Bergoglio prende per mano le lettrici e i lettori accompagnandoli con i suoi ricordi lungo un viaggio straordinario attraverso i decenni. La voce del Papa, con le sue personalissime memorie, si alterna a quella di un narratore che in ogni capitolo ricostruisce lo scenario storico in cui si inseriscono. Nelle parole del Pontefice: «Life vede la luce perché, soprattutto i più giovani, possano ascoltare la voce di un anziano e riflettere su ciò che ha vissuto il nostro pianeta, per non ripetere più gli errori del passato. Pensiamo, ad esempio, alle guerre che hanno flagellato e che flagellano il mondo. Pensiamo ai genocidi, alle persecuzioni, all’odio tra fratelli e sorelle di diverse religioni! Quanto dolore! Giunti a una certa età è importante, anche per noi stessi, riaprire il libro dei ricordi e fare memoria: per imparare guardando indietro nel tempo, per ritrovare le cose non buone, quelle tossiche che abbiamo vissuto insieme ai peccati commessi, ma anche per rivivere tutto ciò che di buono Dio ci ha mandato. È un esercizio di discernimento che dovremmo fare tutti quanti, prima che sia troppo tardi!»
ESORCISTI CONTRO SATANA
FABIO MARCHESE RAGONA
DESCRIZIONE
Piemme | 18,90 € | Ed. 2023
LORENZO MARONE
SONO TORNATO PER TE
Un amore che attraversa la guerra e rimane intatto nonostante gli orrori che lo mettono alla prova. L’epopea di un ragazzo che difende la propria vita facendo a pugni per tornare dalla donna che lo aspetta.Cono Trezza e Serenella Pinto sono due giovani del Sud, cresciuti nella zona del Vallo di Diano, tra Campania e Basilicata. Lui contadino, lei figlia di un artigiano di idee socialiste. Si sono conosciuti che erano adolescenti, aspettano solo il momento di sposarsi. Ma sono gli anni Trenta del secolo scorso, e a mettersi tra loro ci sono i fascisti. Soprattutto Romano, il figlio del podestà. Stufo di subirne l’arroganza, Cono si ribella, compiendo un gesto che la sua famiglia pagherà a caro prezzo. Poi la partenza per il servizio militare, e dopo l’8 settembre 1943 la deportazione in Germania. A tenerlo in vita, saranno la speranza di rivedere Serenella, l’aiuto di un compagno di prigionia dal cuore grande e la sua abilità nel tirare di boxe.
C’era uno sport che veniva praticato nei campi di concentramento, il pugilato. Piaceva al Führer, piaceva alle guardie naziste che scommettevano sugli incontri, piaceva ai kapò che obbligavano i prigionieri a combattere di notte su ring improvvisati. Sono tornato per te racconta la storia di chi è sprofondato in quell’inferno e ne è uscito aggrappandosi a un ricordo.
«In quella stanca e sventurata stagione che aveva già vendemmiato, nella quale le foglie a una a una cadevano dai tralci, Cono ripensò al bacio con Serenella quando erano accovacciati sotto le viti. Ma qualcosa dentro di lui gli impedí di lasciarsi spezzare, in testa gli si conficcò l’ordine di non dimenticare, di tenere bene a mente il pianto di Benedetta, gli occhi disperati di sua madre, le urla di suo padre, il volto sfatto di Serenella. Per tutti loro avrebbe resistito, e per lei un giorno sarebbe tornato».
LE MADRI NON DORMONO MAI
LORENZO MARONE
DESCRIZIONE
Einaudi | 18,50 € | Ed. 2022
MARCO MARSULLO
TUTTE LE VOLTE CHE MI SONO INNAMORATO
Chi l’ha detto che, dopo i trent’anni, gli uomini non hanno paura di restare single? E che l’orologio biologico esiste solo per le donne? Cesare, maestro elementare napoletano, ha le idee confuse sull’amore. Tanto romantico quanto cervellotico, si nasconde dietro teorie improbabili e comici segni del destino, ma in realtà soffre per un passato di storie sbagliate, incontri surreali, colpi di fulmine e bruschi risvegli, mentre i suoi amici sembrano aver capito tutto prima di lui. A trentacinque anni, Cesare è rimasto l’ultimo single del gruppo e non sa più cosa farsene della sua libertà. Vive con il gatto Thiago, gira per la città sulla sua Vespa, ha un discreto successo con le ragazze, eppure sempre più spesso la notte torna a casa da solo, con un peso sul cuore. Quando il suo amico Sandro, prossimo alle nozze, gli consegna l’invito con un + 1 che campeggia beffardo accanto al suo nome, Cesare decide di raccogliere la sfida: ha sei mesi per arrivare al ricevimento con una fidanzata. Ma come trovare finalmente la persona giusta? Marco Marsullo si fa portavoce della sua generazione e racconta le relazioni dal punto di vista dei maschi: le loro speranze, i loro desideri, ma anche le ombre, le fatiche, la paura di fallire. Rifuggendo dalle ipocrisie e dal lamento, costruisce un romanzo lucido e ironico, profondamente attuale. Uno spaccato tragicomico sull’affanno – e la meraviglia – di innamorarsi davvero.MASSIMO MAUGERI
IL SANGUE DELLA MONTAGNA
Per gli abitanti del luogo l’Etna non è un vulcano, ma la Montagna. Marco Cersi, quarantasei anni, con la sua impresa specializzata nella realizzazione di prodotti in pietra lavica, tenta di rivalersi nei confronti di questa magmatica madre che gli ha segnato la vita. Paola Veltrami, vedova, quarantatré anni, è una docente universitaria di letteratura con il sogno di un modello economico più umano. Le loro vite si incrociano a causa della sparizione di un vecchio intagliatore di pietra lavica, amante della poesia: don Vito Terrazza. Mentre una nuova eruzione aumenta la propria intensità devastatrice, Marco e Paola rimangono schiacciati dal peso di problemi enormi: l’uno deve fare i conti con il proprio doloroso passato e i risvolti sempre più aspri della crisi; l’altra deve gestire il difficilissimo rapporto con la figlia. Sarà la Montagna, con il fluire incandescente del suo sangue, a segnare il passo in un arco temporale ampissimo che ci conduce fino all’anno 1886 per poi catapultarci nuovamente nei nostri giorni inquieti. La crisi d’identità, i drammi famigliari, il tema del doppio e della follia, il ruolo della scrittura metaletteraria costruiscono un romanzo-mondo capace di coinvolgere, emozionare e sorprendere fino alla fine. Alcuni degli elementi tipici dello stile di Maugeri confluiscono nella narrazione di ulteriori grandi tematiche: il rapporto uomo-natura-eruzioni vulcaniche; la crisi economico-finanziaria; la visione di un nuovo sistema capace di mettere l’uomo, e non il mercato, al suo centro.PEPPE MILLANTA
CRONACHE DI DINTERBILD
Lo spin-off del luminoso romanzo Vinpeel degli orizzonti, con le ironiche, surreali, meravigliose storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel
Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.
VINPEEL DEGLI ORIZZONTI
PEPPE MILLANTA
DESCRIZIONE
NEO Edizioni | 15,00 € | Ed. 2018
FEDERICO MOCCIA
SEMPLICEMENTE AMAMI
«Non ci sei, eppure più di chiunque ci sei sempre. E per certi attimi anche il semplice averti vissuto riesce perfino a farmi credere di essere felice, solo nella speranza che un giorno io possa ancora incontrarti. Vivo di questo, dell’ultima speranza.» Si era illusa, Sofia. Pensava che trasferirsi in Russia dall’amica Olja fosse la scelta giusta, un nuovo inizio, e invece era una fuga. Una fuga dal matrimonio con Andrea, in cui paradossalmente si sentiva sola; e soprattutto da Tancredi, l’uomo che aveva messo in crisi tutte le sue certezze per poi deluderla. Con l’aiuto di Olja, Sofia capisce di non poter continuare a mettere tra parentesi la sua vita. È tempo di riprendere in mano il proprio destino. Sofia torna a Roma dal marito, per ritrovare quell’amore fatto di complicità e sogni. Ricomincia a suonare, provando di nuovo il gusto di far volare le dita sulla tastiera del pianoforte. Eppure tornare alla normalità non è semplice e molte sorprese aspettano ancora Sofia… Non si può dimenticare l’amore, ormai Tancredi lo ha capito. Per quanto lui abbia cercato di cancellarla dalla mente, Sofia è sempre nei suoi pensieri, nei suoi desideri, nei suoi sogni. Ecco perché Tancredi non si arrende. E aspetta. Aspetta il momento giusto per convincere Sofia di non essere più l’uomo che l’ha fatta soffrire. Lui oggi desidera semplicemente amarla ed essere amato. Ed è convinto che prima o poi quel momento arriverà… Ma cosa vuole veramente Sofia? Forse deve ancora scoprirlo. Di sicuro questa volta non si farà travolgere dagli eventi, sarà lei a scrivere il proprio futuro.L'UOMO CHE NON VOLEVA AMARE
FEDERICO MOCCIA
DESCRIZIONE
TEA | 13,00 € | Ed. 2022
ARIANNA MORTELLITI
QUELLA VOLTA CHE MIA MOGLIE HA CUCINATO I PEPERONI
Arianna Mortelliti scrive un romanzo decisamente intrigante, calibrando suspense e informazioni all’interno di una struttura a dialoghi che, progressivamente, scioglie nodi e ambiguità.Arturo Baldi, novantacinque anni, viene portato d’urgenza in ospedale, dove scivola in un coma profondo. A dispetto dei neurologi, che lo escludono categoricamente, la coscienza di Arturo è ancora vigile. In questo misterioso tempo sospeso Arturo riesce a sentire, uno per uno, tutti i componenti della famiglia che vengono a fargli visita in una incessante sequenza di confessioni, sfoghi, preghiere. In quei meandri della coscienza, domina il faccia a faccia con Dado, il fratello inquieto, il pittore talentuoso, il ribelle che manca da anni dentro il teatro famigliare. In questa sorta di popolata immobilità, Arturo risale dall’infanzia fino alla costruzione della grande famiglia che ora, intorno al suo letto, stilla parole e memoria. Così seguiamo l’amore che lo lega a Carolina da tutta una vita, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal prozio mai conosciuto l’occhio e la mano da pittrice. Dado è lo specchio per tornare indietro nel tempo, nel formicolio di segreti che alligna là dove la famiglia sembra più salda. Arianna Mortelliti, alla sua prima prova narrativa ma cresciuta alla scuola del nonno Andrea Camilleri, scrive un romanzo decisamente intrigante, calibrando suspense e informazioni all’interno di una struttura a dialoghi che, progressivamente, scioglie nodi e ambiguità.
MARILÙ OLIVA
ATLANTE GOLOSO DEL MITO
La mitologia e il cibo dell’antichità: strorie da raccontare e ispirazioni da portare in tavola. Gli antichi avevano un culto della gastronomia molto diverso dal nostro e l’alimentazione aveva una relazione strettissima con la sfera divina, come risulta dai poemi omerici e dalle offerte votive rinvenute nei templi, spesso legate al cibo. Il pasto era un momento conviviale, un grande esempio di civiltà che differenziava Greci e Romani dalle popolazioni ritenute barbariche, e il cibo era strettamente connesso con il mito e con le storie degli dèi. Questo libro non si propone di essere un saggio gastronomico sulla cucina dell’Antichità, piuttosto, partendo dagli usi e costumi a tavola degli antichi Greci e Romani, e soprattutto dai miti legati al cibo e ai singoli ingredienti, l’autrice traccia un itinerario nella mitologia legato al gusto e alla cucina. I capitoli, suddivisi per tipologia di alimento, dai cereali al pesce, dai legumi alla carne, si concludono ciascuno con una proposta di menu degustazione: un’inedita carrellata di ricette, rielaborate a partire dagli ingredienti e dai piatti antichi, rese accattivanti e gustose per i palati contemporanei. Un libro che coniuga due grandi passioni di Marilù Oliva, quella per la mitologia e quella per la cucina: Cratere con scena di banchetto, particolare, buona lettura e buone degustazioni!L'ILIADE CANTATA DALLE DEE
MARILÙ OLIVA
DESCRIZIONE
Solferino | 16,50 € | Ed. 2024
ADRIANA PANNITTERI
RAFFAELLA CARRÀ. La ragazza perfetta.
Un universo variopinto nel quale emergono aneddoti su un’artista unica e completa che ha rappresentato l’Italia in tutto il mondo. Raffaella Carrà ci viene restituita nella grandezza del suo percorso professionale e umano. Anche con le sue fragilità.Adriana è una nota giornalista che, sollecitata da una sua amica, decide di scrivere un libro e di girare un documentario su Raffaella Carrà dopo la sua morte. Nel suo mondo, come in quello di tutti noi, la Carrà c’è stata e i ricordi riaffiorano. Adriana era bambina quando per la prima volta vide in tv Raffaella che ballava il Tuca Tuca. Una rivoluzione anche per i suoi genitori e per tutti quei bambini che dagli anni ’70 in poi sarebbero diventati i suoi fan e che avrebbero visto in Raffaella un’icona di libertà e di riscatto. Il cammino della giornalista si snoda quindi attraverso il recupero di quei frammenti di ricordi e soprattutto attraverso gli incontri con chi ha conosciuto, lavorato e vissuto con la Carrà: il ballerino che si esibì con lei nel Tuca Tuca, il suo truccatore, il parrucchiere, gli autori dei suoi programmi e delle sue canzoni, le persone con cui giocava a carte nei momenti di svago, i frati di San Giovanni Rotondo dove ha voluto che le sue ceneri fossero portate in pellegrinaggio, gli amici di Porto Santo Stefano, il suo luogo del cuore ( dove è la sua tomba), la ragazzina che, seguendo i suoi insegnamenti, ha realizzato il sogno di diventare una etoile internazionale.
IL SANGUE DELLE DONNE
ADRIANA PANNITTERI
DESCRIZIONE
Vallecchi Firenze | 18,00 € | Ed. 2024
IN NOME DEL POPOLO TELEVISIVO
ADRIANA PANNITTERI
DESCRIZIONE
Vallecchi Firenze | 16,00 € | Ed. 2024
PIF
LA DISPERATA RICERCA D’AMORE DI UN POVERO IDIOTA
Arturo è alla ricerca delle sette anime gemelle scelte per lui da un nuovo algoritmo. Esiste l’anima gemella? Ed è una sola oppure sono tante? Un viaggio attorno al mondo cercando l’amore.«La disperata ricerca d’amore di un povero idiota è più che una disperata ricerca dell’anima gemella, un disperato viaggio alla scoperta dei propri sentimenti.» – Thea Pellegrini per Maremosso
“L’amore non è una formula matematica, non ci si può innamorare facendo dei calcoli.” Almeno questo è quello che pensa Arturo fino a quando rivede un vecchio compagno di classe, l’irritante Gianfranco Zamboni – ora ingegnere informatico. Dopo anni di lavoro a testa bassa, Arturo si è appena reso conto che amici e colleghi nel frattempo si sono sposati o convivono, molti hanno messo al mondo dei bambini e alcuni si sono già separati. Alle soglie dei quarant’anni, è ora di pensare a quel futuro che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Ma come si trova l’anima gemella, la persona che si è proprio sicuri sia quella giusta? L’incontro con il vecchio compagno di scuola sembra un appuntamento con il destino, perché Zamboni è a capo di un progetto sperimentale: una app finalmente efficace nel rilevare l’affinità fra persone. E siccome Arturo è un citazionista accanito, facendo sua la massima di Mae West “Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima”, si butta nella sperimentazione. Mentre sembra stia nascendo una simpatia con Olivia, la ragazza dal sorriso raggiante che lavora nella mensa aziendale, l’app gli rivela che ha sette anime gemelle sparse per l’Italia e per il mondo. Nonostante il parere contrario dell’amico Carlo, inguaribile romantico, che lo spinge a uscire con Olivia, Arturo inizia il suo viaggio carico di speranza – ma anche di goffaggine e tanti dubbi. Da Siena alla Svezia, da Dubai alla Groenlandia, scoprirà molto su di sé, sui rapporti di coppia a ogni latitudine, e su cosa sia davvero un’anima gemella. Pif torna al romanzo con la sua voce inconfondibile e lo sguardo intelligente e critico, eppure sempre pieno di tenerezza, sulle contraddizioni del nostro presente, sulle fragilità fra il tramonto delle vecchie certezze e i falsi miti di nuove verità. Un romanzo picaresco ed esilarante sull’amore.
VERONICA PIVETTI
TEQUILA BANG BANG.
Un giallo messicano
ROSELLA POSTORINO
NEI NERVI E NEL CUORE
Con l’impeto dell’analisi e il rigore dell’empatia, Rosella Postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia, le aspirazioni e le difficoltà delle donne, la vulnerabilità dei corpi, le ingiustizie che abitano la Terra, i dilemmi etici della contemporaneità, e la fede assoluta nella letteratura. Racconta lo sconcerto, l’abisso, la tenerezza di essere umani.«È faticoso provare a cambiare la traiettoria di un destino, è da perderci il sonno.» Proprio quel tentativo è al centro di questo libro: un diario pubblico, nel quale l’apprendistato alla vita è sempre incespicante, come per chiunque. L’inizio è l’infanzia, il tempo che fonda l’esperienza di ognuno di noi e in cui, come scriveva Cesare Pavese, «nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore». L’infanzia di Rosella Postorino è stata segnata da uno sradicamento, e il suo sentirsi estranea, diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. Così, in queste pagine, è continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva, perché in fondo le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o sé stessi. Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella Storia.
MI LIMITAVO AD AMARE TE
ROSELLA POSTORINO
DESCRIZIONE
Feltrinelli | 19,00 € | Ed. 2023
FRANCESCA REGGIANI
SPETTACOLARE
Finchè c’è attualità c’è satira
PATRIZIO RISPO
UN PASTO AL SOLE.
La cucina di casa Rispo/Jurdàn
GIUSY SCIACCA
D’AMORE E DI RABBIA
In questo romanzo Giusy Sciacca ci restituisce una Sicilia arcaica e sanguigna che si lacera sotto le spinte di una modernità scandalosa, impaziente e ribelle che urla la propria ansia di cambiamento.«Che madre sarebbe stata lei. Se lo era chiesto piú volte. Se lo domandava ogni volta che il ventre di una donna la turbava, perseguitandola quasi. Forse era anche per questo che nella disperazione aveva scelto di cimentarsi come maestra a Catania. Magari era solo un modo per redimersi, per perdonarsi e ritrovare negli occhi dei figli degli altri quelli che lei aveva messo al mondo». «L’amore che Giusy Sciacca prova per la Sicilia è purissimo, e questo libro viene da lí, dal cuore femminile dell’isola delle storie». – Nadia Terranova
Sicilia, luglio 1922. A Lentini, centro agricolo della provincia siracusana sotto il fiato dell’Etna, avviene un sanguinoso fatto di cronaca, poi sepolto dalla polvere. Tra i protagonisti anche Maria Giudice, fervente sindacalista di origine lombarda e madre della scrittrice Goliarda Sapienza. Alla vigilia della prepotente affermazione fascista, nella cittadina si consuma un’accesa lotta di classe tra la decadente nobiltà latifondista, arroccata nel palazzo baronale dei Beneventano della Corte, e i braccianti. In mezzo, sul confine di quei due mondi, c’è Amelia Di Stefano, una donna fuori posto. Un proverbio popolare siciliano recita che un uccello in gabbia non canta per amore ma per rabbia. Amelia è una donna in trappola. Catanese di nobili origini, ha pagato duramente un errore commesso da giovane. Ora, tradita dalla famiglia e dagli amici della Catania dei salotti, si ritrova in esilio a Lentini, dove oscilla tra la relazione clandestina che la vincola a Francesco, primogenito del potente barone Beneventano della Corte, e il carisma della fiamma ideologica di Mariano Fortunato, personalità di spicco del sindacalismo locale. Attorno a lei, il popolino, la putía di Santina, i dammusi umidi, i colori e le voci del mercato, le corse dei devoti a piedi scalzi, le vanedde strette, la Grotta dei Santi e i suoi miracoli. A confortarla saranno l’affetto di Enza, capociurma di campagna dalla forte personalità, il sorriso imperfetto di Tanino, l’amico artigiano, o ancora la presenza di Ciccio lo sciancato, ultimo tra gli invisibili, che c’è sempre. I due universi convivono, si intrecciano. E Amelia sempre in mezzo, sempre in bilico. Fino a quando non si imporrà l’imperativo di una scelta. E allora nulla sarà come prima.
GIORGIA SURINA
IN DUE SARÀ PIÙ FACILE RESTARE SVEGLI
Con una penna delicata e attenta, Surina dà vita a un romanzo toccante, che ragiona su temi brucianti ed estremamente attuali come la maternità e l’identità familiare. Un esordio che vuole accendere la luce su una pratica – la pma – che è ancora un tabù nella nostra società ma che è più diffusa di quanto si pensi e la cui strada è lastricata di gioie, dolori ed emozioni tutte da raccontare.“Sentivo la necessità di scardinare il cliché e ribaltare la prospettiva. Non potevo più aspettare quell’opportunità che non voleva arrivare. Non avevo più tempo. Non avevamo più tempo. Fu così che decisi, quasi senza rendermene conto, ma assecondando una spinta istintiva che sapevo non si sarebbe placata, che ce la saremmo creata da sole un’opportunità. Che se la vita non ce l’aveva fatta incontrare sul nostro cammino, ce la saremmo inventata. Cambiando strada e volgendo lo sguardo altrove, forse finalmente su chi, fino ad allora, non avevamo mai guardato davvero.” Mettere al mondo un figlio, tutti prima o poi ci pensano. E le risposte, le età, le modalità variano con le persone, con le loro esperienze, con i loro corpi. Ma che succede per una donna alla soglia dei quarant’anni, che ha un grande desiderio di maternità e nessuna prospettiva immediata di realizzarlo? O, forse, una possibilità c’è? Gaia è stata appena mollata dopo una storia di dodici anni da quello che è stato ironicamente ribattezzato Capitan Schettino. Bea passa invece da un uomo all’altro e comincia a essere disillusa all’idea di trovare quello “giusto”. Le due sono legate da un profondo rapporto di amicizia e dalla stessa visione del futuro. Così, in un pomeriggio di lacrime condivise, nasce l’audace proposta: «E se lo facessimo insieme?». Se entrambe si sottoponessero alla procedura di procreazione assistita, mettessero al mondo un bambino e poi li crescessero insieme? Perché esistono tante forme di amore e tanti modi di diventare mamma e, in fondo, la famiglia è soprattutto quella che ci costruiamo. Un atto di puro egoismo? Una straordinaria pazzia? Sono molti i dubbi, le domande e le paure alle quali dovranno trovare una risposta le protagoniste di questa meravigliosa storia. Con una penna delicata e attenta, Surina dà vita a un romanzo toccante, che ragiona su temi brucianti ed estremamente attuali come la maternità e l’identità familiare. Un esordio che vuole accendere la luce su una pratica – la pma – che è ancora un tabù nella nostra società ma che è più diffusa di quanto si pensi e la cui strada è lastricata di gioie, dolori ed emozioni tutte da raccontare.
MARINA TAGLIAFERRI
UN POSTO IN SCENA
Riflessioni e ricordi di una folle professione
NADIA TERRANOVA
TREMA LA NOTTE
28 dicembre 1908: il piú devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo Messina e Reggio Calabria. Nadia Terranova attinge alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui una tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona un’inattesa possibilità. Quella di erigere, sopra le macerie, un’esistenza magari sghemba, ma piú somigliante all’idea di amore che hanno sempre immaginato. Perché mentre distrugge l’apocalisse rivela, e ci mostra nudo, umanissimo, il nostro bisogno di vita che continua a pulsare, ostinatamente.«C’è qualcosa di piú forte del dolore, ed è l’abitudine». Lo sa bene l’undicenne Nicola, che passa ogni notte in cantina legato a un catafalco, e sogna di scappare da una madre vessatoria, la moglie del piú grande produttore di bergamotto della Calabria. Dall’altra parte del mare, Barbara, arrivata in treno a Messina per assistere all’Aida, progetta, con tutta la ribellione dei suoi vent’anni, una fuga dal padre, che vuole farle sposare un uomo di cui non è innamorata. I loro desideri di libertà saranno esauditi, ma a un prezzo altissimo. La terra trema, e il mondo di Barbara e quello di Nicola si sbriciolano, letteralmente. Adesso che hanno perso tutto, entrambi rimpiangono la loro vecchia prigione. Adesso che sono soli, non possono che aggirarsi indifesi tra le rovine, in mezzo agli altri superstiti, finché il destino non li fa incontrare: per pochi istanti, ma cosí violenti che resteranno indelebili. In un modo primordiale, precosciente, i due saranno uniti per sempre.
MARIO TOZZI
MEDITERRANEO INSASPETTATO. La storia del Mare nostrum raccontata dai suoi abitanti.
Libro vincitore del Premio Cimitile 2023 – Opera edita di attualità Le belle pagine di Tozzi narrano la stupefacente armonia cui questo mare splendido, fondendosi con la storia della Terra, ha dato vita. Ma soprattutto esprimono la preoccupazione davanti allo scempio di cui è quotidianamente vittima per mano dell’uomo, l’unica specie che, credendo di poter dominare i sistemi naturali, è stata in grado di dilapidare un autentico patrimonio, rubandolo alle generazioni future.Che cosa può esserci di inaspettato in un mare che conosciamo da sempre. Davvero il Mediterraneo ha ancora segreti da svelare a chi vive sulle sue coste, si nutre dei suoi prodotti o vi si tuffa ogni estate? Ebbene sì, perché ciò che pochi conoscono è la sua storia più antica, sono gli eventi che hanno portato alla sua formazione, le vicissitudini che ha attraversato nei millenni, prima della comparsa di noi sapiens, e le straordinarie trasformazioni che ha subito nel corso della sua evoluzione. Adottando un originalissimo punto di vista, Mario Tozzi racconta l’ante-storia del nostro mare attraverso la voce delle specie che lo abitano e dei loro antenati – pesci, cetacei, elefanti e scimmie – che vi hanno vissuto quando ancora era il grande oceano Tetide e si sono dovuti adattare ai cambiamenti che ne hanno mutato il volto. Solo Antea, una femmina di tonno rosso, può ricordare come vivessero i suoi predecessori centinaia di milioni di anni fa, quando nuotavano nella sterminata Pantalassa prima che la deriva dei continenti la suddividesse in tanti oceani e mari. Solo la delfina Flippie può spiegare perché i suoi simili, i mammiferi marini, siano tornati nell’acqua dopo che alcuni pesci ne erano usciti per evolvere in anfibi o rettili e infine diventare mammiferi. E, dalla terraferma, solo Elly l’elefantessa può descrivere quale fu lo stupore dei suoi antenati quando videro il Mediterraneo quasi disseccarsi a causa del cambiamento climatico verificatosi sei milioni di anni fa. Le belle pagine di Tozzi narrano la stupefacente armonia cui questo mare splendido, fondendosi con la storia della Terra, ha dato vita. Ma soprattutto esprimono la preoccupazione davanti allo scempio di cui è quotidianamente vittima per mano dell’uomo, l’unica specie che, credendo di poter dominare i sistemi naturali, è stata in grado di dilapidare un autentico patrimonio, rubandolo alle generazioni future.
ANTONELLA VIOLA
LA VIA DELL’EQUILIBRIO.
Scienza dell’invecchiamento e della longevità.
«Non si può respingere il tempo che passa, ma si può accoglierlo con la giusta postura. Per essere longevi in modo sostenibile.»
Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficile capire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostro stile di vita. Perché invecchiamo? Come mai a un certo punto il tempo biologico delle donne finisce? Mentre l’età anagrafica è facile da svelare, come si determina quella biologica? Esiste un momento in cui il corpo comincia a invecchiare? Da sempre la scienza si interroga. Il nostro organismo cambia fin da quando siamo nati. A partire dai primi giorni ha bisogno di stare in equilibrio, rigenerando tessuti e riparando ferite. L’invecchiamento vero e proprio, però, è legato alla perdita di funzione e ci espone a un rischio maggiore di sviluppare malattie. I mutamenti si accumulano nel tempo e ci rendono più fragili e vulnerabili. Eppure, non tutti i segni legati all’invecchiamento sono deleteri per la nostra salute. I capelli bianchi non rappresentano un problema di salute, né ci rendono meno forti. Lo stesso vale per le rughe. E noi spesso impieghiamo più tempo e più risorse a tentare di nascondere questi segni innocui piuttosto che a mantenere i muscoli forti o il cuore sano. Trovare il nostro equilibrio significa concentrarsi sulla prevenzione e sui segni disfunzionali, imparando a non respingere il tempo, ma ad accoglierlo.
MICHELE ZATTA
FORSE UN ALTRO
Libro presentato da Maria Pia Ammirati nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2023.Un romanzo, divertente e profondo, sul senso della vita e sulla forza dell’amore.
Prendi il Destino, la Vita e la Morte, l’Amore, la Verità, la Giustizia. Aggiungi la signora Finkelstein, i Quattro Pensieri, un bambino filippino, Biancaneve e Cenerentola, un barista senza nome, due coniugi che nemmeno si sono accorti di essere morti e uno strano individuo che ascolta solo Sugar Baby Love e che non ha mai fatto un canestro in vita sua. L’elenco del cast potrebbe proseguire ma non voglio spaventarti troppo. Sistema il tutto in un contesto che trae ispirazione dai morality plays quattrocenteschi ma che ammicca allo stile di Woody Allen. Ne ricaverai un racconto fuori da ogni schema e senza alcun ritegno sul senso della vita! E comunque c’è pure un protagonista. Si chiama Mike Raft. Teme di aver perso la sua ultima chance. Nel primo capitolo si butta da una finestra al quarto piano. E non è nulla rispetto a quello che gli accade dopo. Ma non farti un’idea sbagliata. Perché in realtà si tratta di una storia d’amore. D’accordo, un amore impossibile. Ma non è forse vero che per chi ama nulla è impossibile?
Proposto da Maria Pia Ammirati al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: «Forse un altro è una sorprendente opera prima che trascende ogni definizione. Narra una storia intima e universale che si snoda agile fra le pieghe del nostro immaginario affrontando i temi e le domande spesso scomode che da sempre segnano l’effimera natura della nostra esistenza terrena. È un’allegoria sul senso della vita scritta in modo ironico e disincantato ma che cela un’anima profondamente malinconica. Come nei morality plays medievali la Morte si misura con il protagonista, anzi con la personificazione materna della sua vita. Al cospetto di uno scalcagnato Destino, la Morte e la Vita si contenderanno il protagonista Mike Raft in una rivisitazione postmoderna della Danza Macabra. La Vita potrà contare sull’ausilio della Verità, della Giustizia e soprattutto dell’Amore ma l’esito non è per nulla scontato e la trama riserva sorprese continue fino all’ultima pagina. La sfida ci conduce al senso dell’esistenza che si cela dentro ognuno di noi. Ogni riga costituisce un riferimento, un rimando al ricco mondo letterario, musicale e audiovisivo di Michele Zatta, sceneggiatore e manager televisivo. A voler enucleare il filo rosso della storia, Forse un altro è un romanzo d’amore costruito e proiettato su diversi livelli di narrazione – un po’ come un testo di Woody Allen a cui l’autore dichiaratamente si ispira – ma nel contempo è qualcosa di più. Approfondisce, cesella ed elabora una concezione dello stare su questo mondo che a tratti può apparire paradossale ma nello stesso istante apre inattese rivelazioni ed epifanie. Un libro che attinge alla più moderna scrittura cinematografica e che anche per questo si presta a fare breccia nei lettori più giovani. In estrema sintesi una coraggiosa – e riuscita – prova d’autore.»
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